La Regione mette a disposizione del Comune 220 mila euro per attività turistiche e per interventi di riqualificazione di strade e marciapiedi.

La Regione conferma di voler “attenzionare” la città di Milazzo e, nell’ultima manovra, ha messo a disposizione dell’Amministrazione comunale altri 220 mila euro sia per attività turistiche che per interventi di riqualificazione di strade e marciapiedi. Somme giunte grazie agli emendamenti presentati dai deputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, che hanno permesso alla città del Capo di ottenere 170 mila euro per promozione turistica e valorizzazione dei beni culturali per finalità turistiche, e 50 mila destinati alla manutenzione di strade e marciapiedi.

“Ancora una volta il territorio è destinatario di risorse importanti a dimostrazione dell’attenzione del governo regionale e dell’Ars – ha affermato il sindaco Pippo Midili – che riconosce gli sforzi compiuti in questi anni per restituire a Milazzo quel ruolo che merita e che anni bui – afferma – avevano fortemente ridimensionato. Interventi compiuti senza intaccare il bilancio comunale come qualcuno strumentalmente cerca di far passare». «Non mi faccio trascinare dalla polemica di chi vorrebbe bloccare tutto invocando cose senza fondamento – sostiene Midili –  e lascio parlare i decreti di finanziamento che sono a disposizione di tutti e che ci hanno permesso di attuare quei processi di rigenerazione urbana senza intaccare un bilancio comunale che è sempre più condizionato da vincoli di ogni genere e soprattutto legato anche al macigno che ci portiamo dietro ogni anno di dover pagare una rata di oltre un milione di euro per restituire mutui e prestiti contratti con grande facilità tra il 2000 ed il 2010». La rivendicazione finale: «Grazie alle tante opportunità offerte a livello nazionale e regionale, Milazzo è riuscita a portare a casa in questo triennio pieno oltre 60 milioni di euro per opere pubbliche. Risorse che sono giunte grazie alla progettualità che abbiamo portato avanti senza sosta per essere presenti a tutti i bandi che venivano pubblicati. E di questo ringrazio gli uffici che non si sono risparmiati».

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